Il disastro di Colorado Springs
Tesla nel 1899 decide di dedicarsi esclusivamente agli studi sull’elettromagnetismo, allora si
trasferisce a Colorado Springs e inizia a sperimentare molte teorie. Un giorno mentre lavora
su un esperimento, fa un errore e causa un immenso danno ambientale, caricando
elettricamente il terreno di un intero campo di terra. Anche per questo motivo
successivamente viene cacciato dalla cittadina.
Questo perché la popolazione locale è sempre stata, storicamente, molto attenta ai
problemi ambientali e al rispetto della madre terra.
“Questa Terra per noi è sacra”
Un nativo americano vissuto, prima di Tesla, in quella terra scrisse una lettera intitolata: “Questa terra per noi è sacra”.
Il testo parla del rapporto che ha il popolo indiano con la terra in cui vive e spiega al Presidente degli Stati Uniti, Pierce, che
aveva proposto l’acquisto di questi territori che rientravano nella riserva indiana, che non si può dare un prezzo a tutto, in
quanto il legame con la natura che ha instaurato il suo popolo ha un valore immenso che non si può quantificare in una cifra
ma deve essere compreso in un comportamento.
Mentre l’uomo bianco tratta la terra e la natura come se fossero semplicemente dei beni da acquistare e vendere per l’uomo
rosso “…la terra è la nostra madre, il cielo e il vento nostro fratello tanto che ogni uomo è una parte della terra e la terra fa
parte di lui. L’acqua che scorre nei torrenti e nei fiumi non è solamente acqua ma qualcosa di più significativo è il sangue dei
nostri padri. Pertanto così come non si può dare
un prezzo alla vita e alla nostra storia così non è
possibile valutare il costo di questa terra. Solo a
una condizione potremmo accettare la proposta
di offrire all’uomo bianco i nostri territori ed è
quella che i vostri figli imparino che il suolo che
calpestano è fatto dalle ceneri dei loro avi e gli
animali che lo abitano devono essere rispettati
come fratelli ciò perché l’uomo non può vivere
senza le bestie e se un giorno non ci fossero più,
prima o poi anche l’uomo sparirà.”
Lo sviluppo sostenibile contro il declino
Sono concetti di sviluppo sostenibile che purtroppo l’uomo solo negli anni contemporanei ha cominciato a considerare
importanti per la propria esistenza, dopo un secolo di sfruttamento globale di ogni risorsa della natura. Questo testo è quanto
mai attuale in quanto, oggi, si ha evidenza dei danni provocati dallo sfruttamento eccessivo delle risorse senza prevederne
un loro reintegro che sta portando a una modifica dell’habitat in cui viviamo.
Sono proprio le parole con cui si conclude questa lettera scritta intorno al 1850 che ci danno, a più di un secolo di distanza, la
dimensione del problema della sostenibilità ambientale: “Dov’è finito il bosco? È scomparso. Dov’è finita l’aquila? È scomparsa.
È la fine della vita e l’inizio della sopravvivenza”. Il senso di questa frase è tragicamente attuale e ci insegna che quando gli
elementi della natura attorno a noi cominceranno a svanire anche l’uomo smetterà di vivere e di godere di ciò che lo
circonda avviandosi verso il declino.
© Daniele Caccamo - Istituto Comprensivo “Michele Bello” - Siderno (RC), 2021
di Daniele Caccamo, 3° D
“Questa terra per noi è sacra” e il disastro di Colorado Springs
Il sogno di Tesla - L’Agenda ONU 2030 per lo
sviluppo sostenibile
La celebre intervista a Tesla su Dio - Tesla e la
spiritualità